FAMOLA STRANA….DAJE AL VIRUS

 

Ritorno a scrivere dopo l’abbondante scorpacciata di venti maratone/ultra (e quindi venti racconti!) nel brutto periodo di lockdown, con conseguente zona rossa ed in quello successivo, meno restrittivo, ma che per noi maratoneti c’è stata ben poca cosa.

Infatti, tranne una finestra tra metà settembre e metà ottobre, di fatto le maratone e le ultra sono state tutte cancellate dal programma delle attività.

Ho avuto la fortuna di correre, a metà ottobre, la maratona di Pescara, ottimamente e sapientemente organizzata dal buon Alberico Di Cecco, il quale, rischiando non poco, è riuscito a mettere in piedi una manifestazione all’insegna dello sport, del rispetto delle regole (anti covid) e dell’allegria, visto che in quella occasione ci sono stati tanti festeggiamenti tra i quali: le 1000 maratone di Michele Rizzitelli e le 250 maratone del mitico Domenico Martino.

In quella occasione ho avuto modo di incontrare il nostro super presidente  del Club Supermaratoneti Paolo Gino, il quale mi illustrava quella che era una bella iniziativa editoriale, figlia dei nostri racconti, a seguito delle pseudo gare virtuali (sui balconi, nei garage, sui tapis roulant) e successivamente più o meno reali, almeno nelle forme, correndo sui lungomari, nei boschi e nelle città.

Ovviamente il leitmotiv era ed è ancora oggi quello della solidarietà: ovvero cercare di raccogliere più soldi possibili per arrivare alla fatidica cifra, che il Superpresidente si è prefissato non a caso in € 42.195,00.

La somma dapprima è stata raccolta grazie alle iscrizioni reali delle maratone virtuali organizzate dal Clubsupermaratoneti ed adesso dalla vendita (speriamo numerosa) del libro dei racconti (ben 618) che porta il titolo emblematico di FAMOLA STRANA DAJE AL VIRUS.

La cura grafica ed editoriale del testo è di Paola Falcier, mentre ci sono più prefazioni redatte dal Superpresidente Paolo Gino, da Re Giorgio Calcaterra, da Franco Scarpa (segretario del Club Supermaratoneti), e da Mario Lorenzini di Podisti.net.

Il costo è di € 25,00, il cui ricavato andrà ad aggiungersi ai circa € 33.000,00 già raccolti e destinati totalmente in beneficienza e per l’acquisto basta collegarsi al seguente link: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/racconti/561095/famola-strana/

ESSERE SUPERMARATONETI AL TEMPO DEL CORONA VIRUS

E si….il tanto vituperato podista che non vuole stare a casa e rinunciare alla sua quotidiana corsa si sa organizzare in modo legale e solidale….

Il merito va riconosciuto al Club dei Supermaratoneti (www.clubsupermarathon.it) ed in particolare al suo Presidente Paolo Gino, il quale, con la complicità di alcuni amici iscritti al club, ha organizzato, per il periodo di stop forzato dalle corse (la FIDAL ha cancellato tutta l’attività podistica fino al 31 maggio), ben 11 maratone.

Due sono le condizioni essenziali per poterle correre: fare un’offerta benefica ad una associazione/onlus che sostiene i malati di corona virus (a mo’ di costo del pettorale) e correre necessariamente in casa (sul tapis roulant, sul balcone, nel giardino, nel garage, ecc.).

Tutte  le informazioni, il regolamento ed il calendario delle maratone sono disponibili sul sito del Club Supermarathon, comprese le attestazioni e le premiazioni dei partecipanti.

L’idea, apparentemente bizzarra, in realtà cela una grande coesione del “popolo delle lunghe”, che anche in questa occasione particolarmente pesante e dura che stiamo vivendo,  non riesce proprio a stare soli….ma virtualmente si organizza per ….correre insieme!

Domani si parte con la prima maratona: la MILANO RESISTI MARATHON…speriamo di essere in tanti per far trionfare la legalità e la solidarietà!

 

 

BUONA LA PRIMA PER LA PODISTICA SAN SALVO

Domenica scorsa c’è stato l’esordio della Podistica S. Salvo nel Circuito Corrilabruzzo con la conquista di un brillantissimo podio da parte dei ragazzi del Presidente Colamarino.

Infatti, a Chieti Scalo nella III edizione della Strateaterno, organizzata dai Runners Chieti, la Podistica S. Salvo,  grazie alle sfavillante   prestazioni  dei ragazzi ma soprattutto delle ragazze, ha conquistato il terzo posto nella speciale classifica a squadre.

In contemporanea, alcuni ragazzi sempre della Podistica S. Salvo (Antenucci, Del Casale e Generoso)  partecipavano alla Napoli Half Marathon, una delle poche competizioni podistiche  a carattere nazionale non cancellate dal calendario per via dell’emergenza corona virus.

Nella domenica precedente invece, grande l’impresa della “freccia rosa” della Podistica S. Salvo Rosalba Monachese che, nella Mezza Maratona di Barletta, con lo strepitoso tempo di 1h e 29’ è salita sul gradino più alto del podio della classifica femminile battendo tutte le ragazze presente nella gara pugliese.

A proposito di ragazze, anche Annalisa Fitti si è distinta nella Brunello Cossing di 45 km   classificatasi al 14° posto assoluto nella classica toscana, mentre nella Maratona e Mezza Maratona di Terni buone le prestazioni di Antenucci, Aquilino, Cucoro, Di Giacomo e Pace.

Intanto,  tutto è pronto per la “Gara in rosa” , gara podistica benefica, prevista per domenica 8 Marzo, festa della donna,  a San Salvo Marina, organizzata dalla Podistica S. Salvo, sulla distanza di 10.200 Km, gara podistica inserita nel circuito del Corrilabruzzo, nella quale parte del ricavato sarà donato  all’Associazione Dafne di S. Salvo.

 

 

RESILIENZA E AUTOEFFICACIA NEI MARATONETI ED ULTRAMARATONETI: LA PAROLA AL DOTT. MATTEO SIMONE.

Il Dott. Matteo Simone è uno di noi, nel senso che svolge il suo lavoro di psicoterapeuta stando in mezzo a noi maratoneti ed ultramaratoneti. Ho avuto il piacere di conoscerlo nel Dicembre 2015 nel bel mezzo della mia prima ultramaratona a Lucera e da allora le nostre strade si sono incrociate almeno una decina di volte (ricordo con piacere un incontro durante la Maratona di Ravenna a suon di urla per poterci salutare!) e, domenica scorsa, in occasione della Maratona di Latina, sono riuscito finalmente a prendere il suo ultimo “lavoro” editoriale:  MARATONETI E ULTRAMARATONETI:  ASPETTI PSICOLOGICI DI UNA SFIDA.

Di seguito una sua presentazione dell’ultima sua fatica editoriale (Edizioni Psiconline)  nella speranza di poterlo incontrare di nuovo durante una delle tante maratone che correremo insieme.

 

Scopriamo quali sono gli aspetti psicologici che determinano la resilienza e l’autoefficacia nei maratoneti e negli ultrarunner.

La Resilienza e l’Autoefficacia, soprattutto per quanta riguarda maratoneti e ultrarunner, sono concetti importanti nella psicologia dello sport, ma anche nella vita in generale, per raggiungere i propri obiettivi in qualsiasi campo. Il termine Resilienza deriva dalla metallurgia; indica la proprietà di un materiale di resistere a stress, ossia a sollecitazioni e urti, riprendendo la sua forma o posizione iniziale, così come le persone resilienti possono affrontare efficacemente momenti o periodi di stress o disagio.

Così come avviene negli sport di endurance, resistere e andare avanti, lottare con il tempo cronologico e atmosferico, con se stessi, con i conflitti interni; a volte sei combattuto e indeciso, tentato a fermarti, a rinunciare. Gli atleti, a maggior ragione i maratoneti e gli ultrarunner sentono di valere, di avere forza mentale, di saper prendere decisioni, di sentirsi leader, in sostanza aumenta l’autoefficacia personale nell’ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri, scoprono di possedere capacità insospettate: l’ultracorsa diventa una palestra di vita.

Si impara a valutare che per ogni problema c’è almeno una soluzione; tale soluzione ti porterà al traguardo finale, ti permetterà di superare gli imprevisti e tollerare le sofferenze. La pratica dell’ultramaratona permette di conoscere e scoprire delle risorse interne, che in situazioni ordinarie sono insospettabili. L’adattamento graduale a situazioni di estremo stress psicofisico permettono di esprimere delle caratteristiche che hanno a che fare con la tenacia, la determinazione, la resilienza, che accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il duro percorso.

Ci sono diverse interviste dai principianti agli atleti nazionale e mondiali per rimarcare attraverso loro esperienze aspetti che determinano il benessere e che contribuiscono a raggiungere la performance. Tra gli aspetti della psicologia dello sport si tratta di lavorare su se stessi a partire dal respiro e sensazioni corporee, consapevolezze, aspettative, motivazioni, caratteristiche da sviluppare e potenziare. Determinanti sono le credenze, le visualizzazioni, i pensieri positivi, l’ottimismo.

Ho iniziato a proporre questionari e domande da circa 4 anni cercando di tirare fuori dall’atleta sensazioni, emozioni, aspettative, storie e aneddoti che servono prima di tutto allo stesso atleta per elaborare, fare il punto della situazione e servono ad altri come insegnamenti attraverso esperienze dirette integrato con aspetti e teorie di psicologia dello sport.

Nello sport di Endurance bisogna conoscersi bene attraverso esperienze dirette ed esperienze di altri. Sì tratta di conoscere bene il proprio fisico e la propria mente, capire se abbiamo sabotatori interni da gestire che vorrebbero che noi mollassimo. La chiave è avere ancoraggi di riuscita, di esperienze precedenti proprie o di altri, saper attendere, giocare di anticipo per non esaurire tutte le energie.

Lo sportivo affermato crede prima di tutto nel suo sport e poi nelle vittorie ma non a tutti i costi, se c’è passione e motivazione intrinseca che fa praticare sport anche per il solo piacere non c’è la pressione della vittoria. Anche familiari, amici e fan riconoscono che non si può essere sempre vincenti e continuano a essere accanto all’atleta.

L’infortunio fa parte della vita di maratoneti e ultrarunner ed a volte li destabilizza come se fosse un terremoto o un grave lutto che improvvisamente entra nel corso della preparazione o di una gara. L’atleta è consapevole che dovrà attraversare diverse fasi dall’accettazione allo studio del caso, sa che dovrà avvalersi di consigli e cure di esperti e professionisti da una parte per non aggravare la situazione, dall’altra per cercare di recuperare al più presto gestendo il tempo di attesa rimodulando gli obiettivi e distraendosi con piani B e C. Per esempio praticando possibilmente sport complementari, riprendendo settori della sua vita che ha trascurato, facendo lavori mentali di consapevolezza, fiducia, resilienza, visualizzazioni di esperienze precedenti superate.

Più aumentano le variabili per l’incremento della prestazione e più conta lo psicologo dello sport, più è sfidante lo sport più utile può essere l’intervento dello psicologo dello sport. Perché lo psicologo dello sport non dirà mai non lo puoi fare come dicono alcuni allenatori ma insieme si individuano le caratteristiche e le capacità occorrenti e da sviluppare per poterlo fare, quindi dirà se veramente lo vuoi fare ci lavoriamo insieme per capire come farlo. Quindi il lavoro è sulla consapevolezza su quello che si vuole e può fare, sull’incremento di fiducia basata su esperienze di riuscita e capacità dimostrate di possedere.

Matteo SIMONE

Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta

 

 

CORRIAMO PER IL LUPPOLO: SESTO CAPITOLO

Si correrà il prossimo 14 agosto a Tavenna la classica gara podistica goliardica denominata CORRIAMO PER IL LUPPOLO, giunta alla sesta edizione.

Sarà una edizione in bleu quella che si correrà la vigilia di ferragosto nel ridente borgo molisano definito dal media social manager della Corriamo per il luppolo “terrazza sulle Tremiti” e “balcone sulla Maiella”.

Come da tradizione la gara podistica sarà intervallata ad ogni giro di 2.5 km da un bel bicchiere di birra, che allevierà le sofferenze della calura e del percorso collinare nel borgo molisano.

Negli anni questa manifestazione sportiva è cresciuta prepotentemente fino ad essere la gara podistica più partecipata del Molise, facendo dei numeri veramente importanti, tali da gratificare l’impegno ed il lavoro degli organizzatori.

La partenza è prevista per le ore 18.00 e dopo la gara ci sarà un ricco buffet post gara.

Sarà sicuramente un pomeriggio di sport all’insegna dell’amicizia, simpatia ed allegria, tipica del patron della manifestazione, che per l’occasione ha coniato lo slogan:  “Al nostro via, scatenate l’allegria”, oltre che essere una festa per la cittadina molisana!

Per informazioni ed iscrizioni: Fabio 3405861334

“DI CORSA TUTTI INSIEME …PER I TRIBUNALI APERTI RIPERCORRENDO LA STORIA”

Lo scorso Venerdi’ 24 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Vasto si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento storico-sportivo contro la soppressione del Tribunale di Vasto.

La manifestazione avrà luogo il prossimo 9 giugno alle ore 9.30 proprio dinanzi alla sede del Palazzo di Giustizia di Vasto e consisterà in un allenamento collettivo di circa 10 Km per gli atleti più esperti e di una camminata di 5 Km per i meno esperti su un percorso cittadino che toccherà tutti i luoghi dove sono stati dislocati, negli ultimi 80 anni circa, le varie sedi del Tribunale di Vasto (all’uopo, preziosissimo l’impegno profuso dal Prof. Luigi Murolo).

La manifestazione, aperta a tutti, sarà completamente gratuita  e volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema cittadino ed ha il patrocinio del Comune di Vasto (in particolare dell’Assessorato allo Sport), del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vasto e del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e la collaborazione dell’Atletica Vasto, dei Tapascioni Vasto, della Podistica Vasto, della Podistica S. Salvo, dei Runners Casalbordino e della Podistica Cupello; nonché della Walk and run free, della Nordic Walking Vasto e del Sentiero del Qi di S. Salvo.

L’idea è nata in occasione del Campionato Nazionale Avvocati e Operatori di Giustizia svoltasi a S. Benedetto del Tronto lo scorso Marzo e vuole coinvolgere anche gli avvocati-podisti delle altre circoscrizioni che hanno lo stesso problema della chiusura del proprio tribunale di riferimento. Infatti, in occasione della conferenza stampa, sono stati presenti gli Avvocati Paola Zulli e Giancinto Verna, rispettivamente consigliere e Vice Sindaco del Comune di Lanciano, molto sensibili al problema e sicuri protagonisti, insieme alle rispettive squadre podistiche, della manifestazione in programma domenica prossima. In extremis si cercherà di coinvolgere anche podisti-avvocati di Sulmona ed Avezzano così da avere una rappresentanza completa di tutti i tribunali abruzzesi aventi lo stesso problema.

E’ evidente che non sarà una corsa/passeggiata podistica a risolvere il problema della chiusura dei tribunali, ma sicuramente sarà un momento di riflessione per tutti quei cittadini che vorranno essere presenti e partecipare all’iniziativa storica-sportiva.

CORRRERE SUL TAPIS ROULANT

Con l’arrivo della primavera è molto bello vedere tante persone che approfittano delle belle giornate per fare delle belle passeggiate o, meglio ancora, correre sul lungomare assolato.

Ormai, in questa bella stagione che sta per partire, l’attività fisica su un tapis roulant è soltanto un pallido ricordo delle fredde e buie giornate invernali.

Ma vi sono podisti che amano correre sul tappeto, in ogni periodo dell’anno.

Di recente ho avuto il piacere di conoscere il campione barese Vito Intini, che nello scorso inverno ha battuto dapprima il record mondiale delle 12 ore sul tapis roulant con una distanza di poco più di  152 km a Reggio Emilia e, non pago, l’atleta pugliese tre mesi dopo, nel marzo 2019 nella sua terra, e precisamente a Putignano, ha battuto il record delle 24 ore sull’attrezzo con la ragguardevole distanza di oltre 265 Km.

Come in ogni disciplina ci sono i pro ed i contro e, con tutto il rispetto per il campione pugliese, passare un’oretta sul tappeto mi pare già abbastanza per uno a cui piace respirare aria buona e che pratica questo sport anche per ammirare paesaggi e panorami.

Ma guardiamo anche i vantaggi:

  1. Correre sul tapis permettere di non essere sottoposti a pioggia, vento, neve, oltre al buio. Se posto in ambiente climatizzato rende possibile l’allenamento anche nei periodi più caldi ed afosi. Questo permette di effettuare sedute di allenamento in qualsiasi giorno dell’anno, a qualsiasi ora, in tutta sicurezza: un’ottima opzione per chi utilizza il tapis roulant per dimagrire o per chi segue tabelle di allenamento in funzione di uno specifico evento;
  2. I tapis roulant sono generalmente molto ammortizzati, riducendo la severità dell’impatto sulle articolazioni rispetto all’asfalto o al cemento;
  3. Una volta trovato il giusto equilibrio, correre sul tapis roulant può risultare più facile grazie alla estrema regolarità dell’appoggio (privo di dossi, pietre, buche etc.) e alla velocità costante;
  4.  Correndo sul tapis roulant è possibile guardare la TV o ascoltare musica, che per un principiante con scarso allenamento mentale può essere una buona fonte di distrazione dalla fatica;

Mentre i contro sono decisamente più significativi:

  1. Correre sul tapis roulant rende la corsa “noiosa”: bisogna ammettere che la corsa all’esterno permette di variare molto di più l’ambiente di allenamento ed il paesaggio contribuendo ad alleviare la fatica;
  2. Per la maggior parte delle persone correre sul tapis è più faticoso. Questo perché il movimento del tappeto porta indietro il piede proprio nel momento in cui l’avampiede dovrebbe spingere in avanti il corpo dell’atleta. Ne consegue un movimento che per molti utilizzatori risulta innaturale e difficoltoso, rendendo molto arduo mantenere velocità elevate;
  3. Correre su un tapis comporta il doversi allenare al chiuso, di solito in una palestra, dove il clima è, per la maggior parte dell’anno, più caldo rispetto all’esterno. Questo comporta maggiori problemi di dissipazione del calore e quindi determina una minor resistenza agli sforzi prolungati e/o intensi;
  4. Poiché manca la spinta in avanti, si lavora di più di quadricipiti e, per evitare il contatto con il nastro, si tende a sollevare maggiormente il piede con conseguente maggior lavoro del tibiale anteriore. Molti soggetti riscontrano un maggiore senso di affaticamento. In definitiva, a mio avviso, il tapis roulant e’ utile solo se non si sta ricercando la massimizzazione del proprio allenamento e della propria prestazione. Basti pensare che pochissimi atleti professionisti preparano le proprie gare sul tapis. Al contrario, può risultare piuttosto utile come strumento per il cardiofitness ai fini del dispendio calorico, quando si intende la corsa come mezzo per il dimagrimento.

 

 

CR7, LORENZO GEMMA, LUCA ONOFRILLO

Tempo addietro leggevo un articolo sulla differenza tra il prezzo ed il valore di alcuni campioni dello sport e il giornalista metteva in evidenza che spesso i più pagati erano indubbiamente anche quelli che valevano di più non solo in termini sportivi ma soprattutto in termini sociali. Così si scopriva che Cristiano Ronaldo era diventato un credibile testimonial dell’AVIS in quanto, per sua scelta, non “sporcava” il suo corpo con dei “modaioli” tatuaggi per non pregiudicare il suo periodico  appuntamento con la donazione del sangue, in ossequio ai valori trasmessi dalla mamma Maria Dolores.

Così un giorno, nel corso di una delle tante maratone corse insieme, mi avvicinavo a Lorenzo Gemma, mitico ultra-maratoneta romagnolo (con origini pugliesi) e gli spiegavo che, dati alla mano, lui valeva molto di più di Cristiano Ronaldo, viste le sue oltre 850 maratone/ultra svolte e, soprattutto le quasi 200 donazioni di sangue effettuate.

Infatti,  pochi sanno che il mitico Lorenzo, oltre a macinare chilometri e chilometri ogni domenica in ogni parte d’Italia (non disdegnando di fare qualche puntatina, con la sua fedele compagna di viaggio Rita, anche all’estero) impegna il suo tempo come donatore di sangue (non a caso l’ho visto sempre correre con la casacca AVIS FORLI’) e, oltre ad aver corse decine e decine di 100 Km, trascorre le proprie giornate come autista di mezzi per spostare i disabili in città, oltre che essere un valido componente della locale squadra della Protezione Civile.

Quindi, non bisogna valutare le persone solo per ciò che sono conosciuti, ovvero i goal di CR7 o gli arrivi al grido “…e stasera si….” nelle maratone svolte in ogni angolo d’Italia da Lorenzo, ma occorre apprezzarli e valutarli anche per le virtù un po’ nascoste e che vanno sicuramente evidenziate.

In tutto ciò cosa c’entra Luca Onofrillo?

I goal alla Ronaldo, nonostante l’impegno, non credo che sia in grado di farli….i chilometri di Lorenzo spero che un giorno possa iniziare a farne almeno qualcuno….ma in compenso stamani ha finalmente effettuato la sua prima donazione di sangue, che per un neo diciottenne (con la fissa per la patente, con la possibilità di potersi firmare finalmente le giustificazioni da solo ed il “pensiero light” per la maturità prossima) è già qualcosa di importante….soprattutto per il suo futuro!

 

LA PODISTICA S. SALVO SUL PODIO DEL CORRILABRUZZO 2018

Alcune domeniche orsono si è svolta la premiazione del circuito podistico abruzzese Corrilabruzzo dove il sodalizio sansalvese è riuscito a salire sul podio della classifica per squadre, rientrando di fatto tra le migliori tre squadre abruzzesi. Infatti il team, guidato in maniera impeccabile dal Presidente Michele Colamarino, è stato preceduto solo da due squadre del calibro dei Runners Chieti e Runners Pescara, rispettivamente prima e seconda.

Lo scorso sabato vi è stata l’annuale assemblea della Podistica S. Salvo durante la quale è stato approvato all’unanimità il bilancio 2018. Erano presenti la maggior parte dei 120 iscritti al gruppo podistico e, nell’occasione è stato consegnato a tutti gli atleti le nuove divise sociali sponsorizzate da MEDICAL CENTER, il borsone sponsorizzato da IMISCA ed il k-way sponsorizzato da CIMID.

Nell’occasione si è parlato del programma 2019, nel quale sono previste numerose trasferte, a partire dalla prossima Maratona di Roma, nonché l’organizzazione di più eventi sportivi tra i quali il Memorial podistico “Dino Potalivo” (edizione n°16), la gara di Triathlon che si svolgerà a S. Salvo Marina, il Trofeo “Il ragazzo/a più veloce di S. Salvo”, riservato ai ragazzi delle scuole medie di S. Salvo e la 2° edizione della Wine Run.

Visibilmente soddisfatto il Presidente Colamarino, coadiuvato nell’occasione da tutto il direttivo, che ha avuto parole di ringraziamento verso tutti gli atleti biancoazzurri che si sono distinti in questa stagione sportiva appena conclusa.

Alla fine dell’assemblea tutti gli atleti sono stati protagonisti di una conviviale nella quale ognuno ha illustrato, dinanzi ad un buon bicchiere di birra ed ad una gustosa pizza, i propri programmi per il prossimo 2019.

 

UN SUCCESSO LA II EDIZIONE DEL TROFEO MONTEBELLO

Con oltre cento partecipanti è stata una gara podistica molto particolare quella che si è svolta domenica sera a Montebello nel comune di Montenero di Bisaccia (CB).

La gara è stata vinta da Domenico Liberatore (Podistica Solidarietà) che ha preceduto Manuel Di Gregorio e Mauro Gargarella, mentre in campo femminile strepitoso il dominio della vastese Annalisa Di Pietro (Tocco Runners) che ha preceduto Alessandra Bruno (Podistica Vasto) e la molisana Candida Pascale.

Per la speciale classifica per gruppi trionfo della Podistica Vasto e Runners Lanciano, mentre al terzo posto si è classificata la Runners Petacciato.

La gara di 10.5 Km sulle colline di uno dei più begli angoli del Molise, affacciato sul mare Adriatico, ha avuto come location la piazza della Torre di Montebello, luogo di partenza e arrivo di una gara tutta targata Molise. Infatti tutti gli sponsor e i collaboratori erano rigorosamente molisani come i due organizzatori, vero motore della manifestazione.

Nicola Ciafardo e Lorenzo D’Aulerio hanno veramente dato il massimo per organizzare un evento podistico di quella portata coccolando gli atleti presenti da un gustosissimo pacco gara (pasta con ventricina + birra artigianale) ad un servizio docce per alleviare la calura della giornata.

Il dopo gara è stato molto suggestivo con musica e stand di birre artigianali da fare da contorno ad una torre illuminata a festa.

Intanto tutto è pronto nella vicina Tavenna per il 5° capitolo della “Corriamo per il luppolo”, con una adesione record di oltre 300 partecipanti tale da far diventare questo evento la gara podistica più partecipata del Molise. Appuntamento a domani pomeriggio ore 18.00 a Tavenna.