ESSERE ULTRAMARATONETI AL TEMPO DEL CORONA VIRUS 3: DONANDO SUL LAGO DORATO. LAGO D’ORTA MARATHON.

E così siamo al secondo appuntamento dello speciale calendario delle 11 Maratone della Speranza, organizzato dal Club dei Supermaratoneti, condito da due requisiti essenziali: la legalità e la solidarietà (per maggiori informazioni www.clubsupermarathon.it).

L’appuntamento di Pasquetta è quello sul lago d’Orta, definito il più romantico dei laghi italiani.

Situato in provincia di Novara, è teatro ogni anno di plurimi ritrovi del Club Supermarathon; negli anni passati si sono svolte la QUADRORTATHLON (quattro maratone in quattro giorni) all’inizio dell’estate per poi replicare  alla grande….quindi sarebbe il caso di dire decuplicare ….durante le vacanze d’agosto con la ORTA 10 IN 10, tutto sotto la regia impeccabile del padrone di casa il mitico Presidente del Club Paolo Gino.

Non sono mai stato presente in queste manifestazioni ma ho dei racconti precisi e dettagliati fatti dal mio amico Domenico, il quale non ne ha mai saltata una, ed ho avuto anche il piacere di vedere le meravigliose dieci medaglie incastonate insieme, ricevute al termine della faticosissima esperienza podistica.

Quindi  per me, nello svolgere la simulazione di questa gara è stato praticamente impossibile immaginare il lago d’Orta e allora i miei pensieri sono tornati sulla precedente gara: la Milano Marathon del 2015; anno in cui sono stato nel capoluogo meneghino accompagnato da tutta la mia famiglia e ne abbiamo approfittato per far visita ai miei zii milanesi (che purtroppo oggi sono letteralmente chiusi in casa per far fronte all’emergenza del corona virus).

In quella edizione, che in qualche modo ho rievocato con la maglietta e la medaglia dell’epoca, ho avuto il piacere di tagliare il traguardo con mia figlia Ilaria, che mi ha aspettava a trecento metri dall’arrivo e concludevamo insieme la gara nel rettilineo di Corso Venezia, chiusa abbondantemente sotto le quattro ore!

E’ stata una manifestazione corsa sotto un sole meraviglioso, quasi inaspettato per la città lombarda….quel sole che speriamo torni a splendere presto e che possa “asciugare” tutte le “cicatrici” che in questi giorni, troppo spesso, vediamo in TV.

ESSERE SUPERMARATONETI AL TEMPO DEL CORONA VIRUS 2:LA MILANO RESISTI MARATHON

In questa settimana prima di Pasqua due sono state le notizie più importanti riguardante l’epidemia in corso ed il mondo podistico; la prima, sicuramente più faceta, è quel video che si trova in ogni cellulare, che ritrae il podista che corre sulla spiaggia di Pescara inseguito da un agente delle Forze dell’Ordine….è inutile dire che ho ricevuto almeno dieci messaggi di amici di fuori regione che sostenevano che il podista ero io…!!!

La seconda notizia, purtroppo molto ma molto più seria, è stata la scomparsa di Donato Sabia, mezzofondista lucano, finalista in due olimpiadi ed attualmente Presidente della Fidal della Basilicata, stroncato, quindi giorni dopo suo padre, dal corona virus…

 

Inutile dire lo sgomento degli amici lucani e pugliesi che conoscevano personalmente Donato Sabia, grande uomo oltre che atleta di spessore, ed uno di essi, Antonio mi ha ricordato il giorno in cui ho avuto il piacere di intervistarlo alla partenza della Ultramaratona delle Fiabe di Rapone di qualche anno fa.

A proposito di amici, continua la serie delle maratone virtuali coordinate dal Club Supermarathon  del Presidente Paolo Gino, che dopo aver organizzato domenica scorsa la Milano Resisti Marathon, per lunedì di Pasquetta è prevista il secondo appuntamento: Donando sul Lago Dorato (per informazioni www.clubsupermarathon.it) .

Gli ingredienti sono sempre gli stessi: rispetto della legalità (correre in casa o al massimo in giardino) e slancio di solidarietà…a tal proposito il ricavato ad oggi è di oltre € 16.500,00.

Domenica scorsa, correndo la Milano Resisti Marathon, il pensiero non poteva non andare alle tre edizioni che ho corso realmente nella città meneghina: nel lontano 2005, nel  2015 ed infine in quella del 2017.

Ho corso con la maglietta griffata Armani (pacco gara dell’edizione 2017) ed alla fine ho rispolverato la medaglia della stessa edizione….forse la più bella!

Anche se sono molto affezionato alla mia prima esperienza a Milano nel dicembre 2005, giornata freddissima in una Milano innevata; era la mia seconda maratona (dopo l’esordio in quella di Roma) e, nonostante le avverse condizioni climatiche, sono arrivato brillantemente in Piazza Duomo dove stavano ad aspettarmi i miei due compagni d’avventura Antonello e Luigi.

 

ESSERE SUPERMARATONETI AL TEMPO DEL CORONA VIRUS

E si….il tanto vituperato podista che non vuole stare a casa e rinunciare alla sua quotidiana corsa si sa organizzare in modo legale e solidale….

Il merito va riconosciuto al Club dei Supermaratoneti (www.clubsupermarathon.it) ed in particolare al suo Presidente Paolo Gino, il quale, con la complicità di alcuni amici iscritti al club, ha organizzato, per il periodo di stop forzato dalle corse (la FIDAL ha cancellato tutta l’attività podistica fino al 31 maggio), ben 11 maratone.

Due sono le condizioni essenziali per poterle correre: fare un’offerta benefica ad una associazione/onlus che sostiene i malati di corona virus (a mo’ di costo del pettorale) e correre necessariamente in casa (sul tapis roulant, sul balcone, nel giardino, nel garage, ecc.).

Tutte  le informazioni, il regolamento ed il calendario delle maratone sono disponibili sul sito del Club Supermarathon, comprese le attestazioni e le premiazioni dei partecipanti.

L’idea, apparentemente bizzarra, in realtà cela una grande coesione del “popolo delle lunghe”, che anche in questa occasione particolarmente pesante e dura che stiamo vivendo,  non riesce proprio a stare soli….ma virtualmente si organizza per ….correre insieme!

Domani si parte con la prima maratona: la MILANO RESISTI MARATHON…speriamo di essere in tanti per far trionfare la legalità e la solidarietà!

 

 

MARATONE 2019: UN PO’ DI STATISTICHE

Dopo lo stop alle maratone per motivi ormai noti a tutti, consoliamoci con un breve riassunto delle statistiche dei risultati relativi alla scorsa stagione agonistica.

Nel consueto censimento annuale (2019) sui numeri ed abitudini dei maratoneti italiani  per il secondo anno consecutivo vi è stata una diminuzione dei maratoneti italiani; infatti nell’anno appena trascorso sono stati 36.725 i maratoneti italiani che hanno corso almeno una volta nell’anno di riferimento una maratona, mentre nel 2018 gli stessi erano 37.874.

La maratona più partecipata in Italia (nonostante gli inconvenienti organizzativi) è rimasta quella di Roma  (8.820 classificati) seguita da quella di Firenze (7.455) e sul gradino più basso dell’ipotetico podio sale la Maratona di Milano con 6.309 atleti all’arrivo di Corso Venezia; seguono nell’ordine Venezia, Reggio Emilia, Ravenna, Verona, Rimini, Pisa e Padova.

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Altro dato importante sulle abitudini dei maratoneti italiani è la voglia di gareggiare i 42.195 metri oltre confine: la maratona all’estero con la più alta presenza di italiani è come al solito la Maratona di New York, che precede quella di Valencia e la Maratona di Berlino.

Infine, in tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, si sono disputate ben 90 maratone (di cui due in Abruzzo: quella di Pescara e quella di Villa Torre di Ortona), mentre i maratoneti italiani sono stati classificati in 115 maratone in tutto il mondo.

Il miglior maratoneta italiano con il tempo di 2h 08’ e 05’’ è stato Yassine Rachid  (Londra), mentre la migliore maratoneta è stata ancora una volta Sara Dossena con il tempo di 2h 24’ 00’’ (Nagoya).

Nelle speciali classifiche per AGE GROUP immancabile, come da molti anni a questa parte, il portacolori della Podistica S. Salvo Massimo Miri, classificatosi al 14° posto (Cat. M 55) con il tempo di 2h55’18” stabilito nella Maratona di Roma.

 

MILANO Vs ROMA: chi ha vinto la sfida della maratona?

Domenica scorsa si è corsa, per il terzo anno consecutivo, in contemporanea sia la Maratona di Roma che quella di Milano;  è proprio un peccato che due eventi così importanti si tengano contemporaneamente, sia da un punto di vista mediatico sia perché poi per tre mesi non ci saranno manifestazioni atletiche di tale portata. E’ come se negli USA le maratone di Boston e New York si organizzassero lo stesso giorno o, per fare un paragone su due ruote, si corresse lo stesso giorno sia la Parigi Roubaix che il Giro delle Fiandre.

Lo “scontro” tra le due manifestazioni si è protratto anche in TV: la Rai ha seguito la gara capitolina (con il trio Bragagna, Pizzolato e Fogli) e Fox Sport è stata al fianco della gara meneghina (con il duo Baldini e Andreucci che hanno affiancato Roggero).

Anche la carta stampata si è spartita equamente la torta della duplice maratona con la Gazzetta dello Sport accanto alla competizione lombarda, mentre il Corriere dello Sport vicina a quella romana.

Sembrerebbe una caratteristica tutta italiana, dove due comitati organizzatori non riescono a trovare un accordo, il tutto a danno dei podisti, specie quelli amatoriali, i quali sono costretti a sceglierne una a discapito dell’altra.

Così anche la Podistica S. Salvo si è dovuta dividere: il grosso della squadra è andata alla Maratona di Roma (splendido il risultato di Massimo Miri con uno spettacolare 2h 55’, che ha preceduto il suo compagno di allenamento Claudio Serafini 3h 08’ e Luca felice 3h 17’; mentre in campo femminile ottima la prova di Nubia Stella 3h 55’ che ha preceduto l’infaticabile Mafalda Lucci con 4h 25’)

mentre Vincenzo Del Villano(3h06’) con Salvatore Cucoro (3h07’), Fabio Antenucci (3h29’) e Giuseppe Bonelli (3h35’) hanno percorso i 42.195 metri nella Maratona di Milano.

Personalmente quest’anno, dopo quattro anni alternati tra Milano e Roma, ho preferito disertarle per partecipare la domenica antecedente (in compagnia dei miei compagni di squadra Rossano e Di Giacomo)

alla splendida Maratona di Rimini, dove ho avuto modo di sperimentare il nuovo percorso dal centro storico di Rimini (partenza e arrivo sotto l’Arco di Augusto) per attraversare la riviera adriatica fino a Misano, passando per Riccione e gustarmi l’arrivo insieme a mia figlia Ilaria.

Cosi la Podistica S. Salvo, anche in onore del nuovo sponsor MEDICAL CENTER di Termoli, è stata presente con i proprio atleti in tutte le maratone italiane della settimana.