GENNAIO: SI RIPRENDE LA PREPARAZIONE PER LE MARATONE PRIMAVERILI

Dopo le maratone autunnali/invernali e la pausa natalizia, si ricomincia ad allenarsi pensando alle maratone importanti che si disputeranno nei mesi primaverili di marzo/aprile. Infatti sono poche le maratone in programma in questo periodo è, quelle poche, sono nella parte calda dell’emisfero.
Ricordo di aver corso in gennaio la Maratona di Miami nel 2009, mentre qualche anno più tardi quella di Orlando, sempre in Florida. Infine, qualche anno fa, nel 2017, mentre l’Abruzzo era ricoperto da una spessa coltre di neve, io partivo (insieme alla mia famiglia) alla volta di Dubai per partecipare all’affascinante maratona negli Emirati Arabi.


La cosa che accomuna tutte e tre queste gare é la partenza al buio, ovvero prima dell’alba, circostanza questa molto suggestiva, in quanto il sorgere del sole coincide con un panorama indimenticabile, tipo quello di South Beach dove il sole fa capolino in mezzo alle palme di Miami Beach oppure, nella maratona di Orlando, quando con la luce del sole ci si poteva fermare a fare le foto con i personaggi Disney che erano posizionati al bordo della strada o all’interno del grandi parchi.


Correre nei paesi caldi quando ci si è allenati al freddo è sempre un problema perché, ad un certo punto della gara, (a Dubai mi è capitato in prossimità della mezza maratona) le gambe diventano pesanti e legnose che non ti permettono di rendere al meglio come la settimana prima in allenamento sul lungomare di San Salvo Marina.
Tant’è che lo striscione di arrivo diventa veramente un miraggio….soprattutto se la temperatura raggiunge più o meno una trentina di gradi.

Altra caratteristica delle maratone corse nei posti caldi a gennaio è sicuramente quella di essere uno dei pochi italiani al nastro di partenza; ad Orlando eravamo solamente in due, mentre a Miami fu particolarmente emozionante incontrare a bordo strada un anziano emigrante che non la smetteva di gridare “Italia”, “Italia”, “Italia” nel mentre passavo dinanzi a lui indossando una canotta tricolore.

 

Anche in Italia, nel primo mese dell’anno, qualche maratona/sei ore si corre ma decisamente non sono gare molto titolate; da segnalare la maratona di Ragusa che si correrà nella cittadina siciliana proprio domenica prossima, giunta alla 13° edizione.

GENNAIO: SI RICOMINCIA A CORRERE IN VISTA DELLE MARATONE PRIMAVERILI

Dopo la sbornia natalizia si ricomincia a correre seriamente per preparare al meglio le gare primaverili; in particolare sono moltissime le mezze e le maratone tra marzo e aprile, per le quali bisogna prepararsi al meglio proprio in questo periodo.

Anche se i più testardi maratoneti qualche gara lunga da correre la trovano anche in gennaio. E così domenica scorsa si è corsa la Maratona di Messina (immancabile la presenza di Domenico Martino) e la Ultra Maratona della Pace sul Lamone organizzata dall’abruzzese Enrico Vedilei.

Solitamente in gennaio le più belle maratone sono nei posti notoriamente caldi ed infatti, qualche anno fa, ho convinto la mia “squadra” e siamo partiti alla volta di Dubai.

La Dubai Marathon è famosa per il suo lunghissimo ed interminabile rettilineo da percorrere in andata ed al ritorno nei pressi del lungomare della città araba tra grattacieli e moschee fino ad arrivare alla parte vecchia della città Deira (famosa per i suoi tradizionali souq).

La partenza era fissata per le 6.00 del mattino in quanto, nonostante eravamo in pieno inverno, il caldo si faceva sentire (all’arrivo c’erano circa 30°) condizionando non poco le prestazioni atletiche, specie per me che avevo appena lasciato un Abruzzo super innevato.

Quella di Dubai è stata la maratona n° 42, proprio come i chilometri della gara regina dell’atletica, e di ciò se ne sono accorti anche gli amici di Zona Locale che mi hanno “regalato”, al mio ritorno a casa, un bell’articolo, corredato da belle foto.

L’occasione è stata ghiotta per visitare una delle più moderne e belle città del mondo con il grattacielo più alto al mondo il Burj Kalifa (contornato da bellissime fontane luminose) e la splendida spiaggia, all’ombra dei grattacieli, di Dubai Marina di fronte a Palm Jumeirah e la stupenda moschea di Jumeira ed il famoso albergo sul mare Burj Al Arab, nei pressi del quale era posto sia la partenza che l’arrivo della maratona.

La cosa che ricordo di quella gara è stata la variegata presenza di atleti di etnia asiatica-orientale: infatti tra i 1500 atleti presenti alla competizione vi erano moltissimi indiani, cinesi, giapponesi, iraniani, pachistani e afgani, oltre a numerosi arabi (molte ragazze hanno corso con il tradizionale chador) ed in dirittura d’arrivo sono arrivato con un ragazzino cinese e uno delle Maldive.