I 18 ANNI DI ILARIA

Non scrivo di te sul blog solo per “par condicio” con tuo fratello, ma perché in questi anni di corsa abbiamo condiviso parecchi momenti felici in occasione di parecchie gare podistiche.

E’ vero, la corsa non lo hai mai vissuta come il tuo sport preferito, visto che da piccina preferivi prima il nuoto e poi la pallavolo e, quando andavamo a fare le visite medico-sportive mi ostinavo a far inserire sul certificato come secondo sport quello dell’atletica leggera, con la speranza che ogni anno fosse quello buono in cui riuscivo a convincerti a correre, ma tutto ciò purtroppo non è mai accaduto.

Però da bambina, in occasione delle varie gare podistiche per bambine con la Podistica San Salvo, volevi essere sempre presente e tendevi la tua manina per essere aiutata quando la strada diventava impegnativa ed il traguardo era ancora lontano, per poi dimenticarmi quando salivi sul palco a ritirare il meritato premio.

Da ragazza sei stata presente in molte mie maratone. Insieme a mamma sei stata la mia super tifosa e quando non potevi essere presente sul traguardo mi accoglievi in hotel sempre con la  stessa frase: ”Papi hai fatto primo?”.

Negli ultimi anni hai preso la splendida abitudine di aspettarmi negli ultimi metri delle maratone per poter correre gli ultimi metri con me e vivere l’emozione di tagliare il traguardo di una maratona.

Devi sapere che prendere quella manina e farmi accompagnare negli ultimi metri di quelle maratone, con il tuo dolce sorriso, faceva svanire tutta la fatica accumulata nei precedenti  42 Km di corsa, ed il bacio che mi davi sotto lo striscione d’arrivo era il premio più bello che io potessi avere.

Ricordo nitidamente l’arrivo di Milano, di Praga, di Rimini e gli incontri sul percorso di Valencia, di Roma, di New York e “l’intervista” che mi hai fatto, insieme a tuo fratello, nel post gara della maratona di Orlando.

L’altro giorno, nonostante le fastidiose restrizioni, ho visto che avevi una voglia matta di festeggiare i tuoi fatidici 18 anni….quella bambina che tendeva la manina per essere aiutata nelle difficoltà ha lasciato il posto ad una bella ragazza sicura di sé con tante belle ambizioni: ti aspettano tante esperienze interessanti che grazie alla tua caparbietà, la tua voglia di fare e, ovviamente anche dalla buona sorte, potrai trovare il posto giusto in questo mondo.

Buon compleanno piccola mia (sarai per sempre la mia piccola….nonostante gli anni che inesorabilmente passano) adesso che sei maggiorenne le cose si fanno ancora più serie!

E, quando vorrai tendermi la mano per ricominciare a correre insieme spero di essere pronto a vivere nuovamente quelle esperienze che solo la corsa può dare.

 

FAMOLA STRANA….DAJE AL VIRUS

 

Ritorno a scrivere dopo l’abbondante scorpacciata di venti maratone/ultra (e quindi venti racconti!) nel brutto periodo di lockdown, con conseguente zona rossa ed in quello successivo, meno restrittivo, ma che per noi maratoneti c’è stata ben poca cosa.

Infatti, tranne una finestra tra metà settembre e metà ottobre, di fatto le maratone e le ultra sono state tutte cancellate dal programma delle attività.

Ho avuto la fortuna di correre, a metà ottobre, la maratona di Pescara, ottimamente e sapientemente organizzata dal buon Alberico Di Cecco, il quale, rischiando non poco, è riuscito a mettere in piedi una manifestazione all’insegna dello sport, del rispetto delle regole (anti covid) e dell’allegria, visto che in quella occasione ci sono stati tanti festeggiamenti tra i quali: le 1000 maratone di Michele Rizzitelli e le 250 maratone del mitico Domenico Martino.

In quella occasione ho avuto modo di incontrare il nostro super presidente  del Club Supermaratoneti Paolo Gino, il quale mi illustrava quella che era una bella iniziativa editoriale, figlia dei nostri racconti, a seguito delle pseudo gare virtuali (sui balconi, nei garage, sui tapis roulant) e successivamente più o meno reali, almeno nelle forme, correndo sui lungomari, nei boschi e nelle città.

Ovviamente il leitmotiv era ed è ancora oggi quello della solidarietà: ovvero cercare di raccogliere più soldi possibili per arrivare alla fatidica cifra, che il Superpresidente si è prefissato non a caso in € 42.195,00.

La somma dapprima è stata raccolta grazie alle iscrizioni reali delle maratone virtuali organizzate dal Clubsupermaratoneti ed adesso dalla vendita (speriamo numerosa) del libro dei racconti (ben 618) che porta il titolo emblematico di FAMOLA STRANA DAJE AL VIRUS.

La cura grafica ed editoriale del testo è di Paola Falcier, mentre ci sono più prefazioni redatte dal Superpresidente Paolo Gino, da Re Giorgio Calcaterra, da Franco Scarpa (segretario del Club Supermaratoneti), e da Mario Lorenzini di Podisti.net.

Il costo è di € 25,00, il cui ricavato andrà ad aggiungersi ai circa € 33.000,00 già raccolti e destinati totalmente in beneficienza e per l’acquisto basta collegarsi al seguente link: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/racconti/561095/famola-strana/