ESSERE MARATONETI AL TEMPO DEL CORONA VIRUS

In questo periodo molto particolare che stiamo vivendo il podista-maratoneta, ovvero colui che ha sempre interpretato la corsa non solo come svago quotidiano (come vogliono farci credere i nostri detrattori) ma come esercizio fisico costante basato sulla disciplina e soprattutto sulla resilienza (quella forza interiore che ci ha fatto sempre superare i limiti ed arrivare al traguardo ottenendo dei risultati impensabili a priori) ha il dovere di applicarli oggi, in queste giornate nelle quali siamo chiusi in casa con i nostri familiari per metterli a disposizione di chi sta vicino a noi e per le persone più deboli.

Pertanto, noi esercito di podisti, più che lamentarci di non poter andare a correre all’aperto, più che “fare i criceti” nei nostri giardini/garage/case, cioè correre in spazi ristretti, piuttosto che essere polemici con il politico di turno che avvalora o toglie qualche punto dell’ultimo Decreto, abbiamo questo obbligo morale di aiutare chi non ha la nostra stessa forza d’animo, quella forza che ci ha permesso più volte di raggiungere obiettivi apparentemente irraggiungibili e quella forza che ci ha fatto percorrere chilometri e chilometri senza mai mollare!

E come dice uno dei guru della corsa A. Rock” Cambiare abitudini è molto difficile; la vita scorre troppo in fretta. Vi ricordate quel mondo frenetico nel quale mentre eri impegnato in un’attività avevi in mente altri impegni ed altri luoghi? Pensavate di controllarlo quel mondo; in realtà era lui che controllava voi. Era una vita talmente veloce da non rendervene conto. Siete passati da una cosa via l’altra all’immobilità sbigottita. La vita governata dall’orologio fatta a pezzi da un nemico invisibile. Adesso bisogna allenare corpo e mente ad aspettare. Temprare lo spirito, allenarsi ad avere più pazienza. Anche la guarigione è una questione di tempo. Nulla dura per sempre… nemmeno il virus, che come il cattivo dei film western ci ha cambiato la vita. Adesso bisogna fare la cosa giusta: combatterlo, perché tutti corrono il rischio di essere uccisi. Se non stai a casa dove vai vai sono guai. Bisogna aspettare e aspetteremo; c’è un tempo per tutte le cose: ora è il tempo del cambiamento, della pazienza e della resistenza. La vita continua ed il cielo è dalla nostra parte. E’ tempo di lottare per vivere e di guardare in modo risoluto al futuro. Lo so che è dura…ma la vita è bella ed il mondo vuole vedere la speranza sul nostro viso. Voglio che ci sia un cecchino dalla vista acuta che uccida il virus”.

MARATONE 2019: UN PO’ DI STATISTICHE

Dopo lo stop alle maratone per motivi ormai noti a tutti, consoliamoci con un breve riassunto delle statistiche dei risultati relativi alla scorsa stagione agonistica.

Nel consueto censimento annuale (2019) sui numeri ed abitudini dei maratoneti italiani  per il secondo anno consecutivo vi è stata una diminuzione dei maratoneti italiani; infatti nell’anno appena trascorso sono stati 36.725 i maratoneti italiani che hanno corso almeno una volta nell’anno di riferimento una maratona, mentre nel 2018 gli stessi erano 37.874.

La maratona più partecipata in Italia (nonostante gli inconvenienti organizzativi) è rimasta quella di Roma  (8.820 classificati) seguita da quella di Firenze (7.455) e sul gradino più basso dell’ipotetico podio sale la Maratona di Milano con 6.309 atleti all’arrivo di Corso Venezia; seguono nell’ordine Venezia, Reggio Emilia, Ravenna, Verona, Rimini, Pisa e Padova.

vi-presento-pasqualino-onofrillo-parla-antonio-cilli

Altro dato importante sulle abitudini dei maratoneti italiani è la voglia di gareggiare i 42.195 metri oltre confine: la maratona all’estero con la più alta presenza di italiani è come al solito la Maratona di New York, che precede quella di Valencia e la Maratona di Berlino.

Infine, in tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, si sono disputate ben 90 maratone (di cui due in Abruzzo: quella di Pescara e quella di Villa Torre di Ortona), mentre i maratoneti italiani sono stati classificati in 115 maratone in tutto il mondo.

Il miglior maratoneta italiano con il tempo di 2h 08’ e 05’’ è stato Yassine Rachid  (Londra), mentre la migliore maratoneta è stata ancora una volta Sara Dossena con il tempo di 2h 24’ 00’’ (Nagoya).

Nelle speciali classifiche per AGE GROUP immancabile, come da molti anni a questa parte, il portacolori della Podistica S. Salvo Massimo Miri, classificatosi al 14° posto (Cat. M 55) con il tempo di 2h55’18” stabilito nella Maratona di Roma.

 

NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA DONNA SI PUO’ SOSTENERE CHE LE MARATONETE BATTONO I MARATONETI ANCHE NEL 2019

E si…è proprio vero che il gentil sesso è sempre più forte in molti ambiti e sia nel 2018 che nel 2019 lo è stato anche nella regina delle gare di atletica, ovvero la maratona, rispetto ai colleghi maschi!

Infatti, anche nel corso dell’ultimo anno, si è registrato un calo generale  (36.725 gli italiani che hanno chiuso almeno una maratona) rispetto all’anno record del 2017 (39.460).

Però il dato particolare è che mentre i maratoneti scendono a 29.8410 del 2019 contro i 31.002 dell’anno precedente, le maratonete crescono costantemente dal 2013 fino ai 6.915 del 2019.

Quindi, non solo mimose alle nostre amiche amanti delle gare da 42.195 metri, ma veramente tanti ma tanti complimenti per la costanza, la disciplina e la passione che mostrano in questa attività.

Nella Podistica S. Salvo sono molte le atlete che si sono cimentate in questi ultimi anni a gareggiare in maratone in giro per il mondo.

Fino a qualche anno fa era la sola Maria Brindisi l’emblema della nostra squadra al femminile, ma nel corso degli anni si sono aggiunte altre ragazze in questa speciale categoria.

Senza farne una classifica, ma cercando solo di non dimenticarne nessuno, un plauso, in questo giorno di festa va a Mafalda Lucci, Nubia Stella, Annalisa Fitti, Antonella Sanese, Sonia Di Tullio, Maria Di Luca, Julia Mariani e Daniela Carissimo, tutte atlete ben motivate ed in grado, nel tempo, di essere ben più performanti dei colleghi maschi.

Non a caso, la Podistica S. Salvo aveva organizzato, proprio oggi, a S. Salvo Marina, la competizione podistica denominata  “La gara in rosa” e sicuramente sarebbe stato l’appuntamento per festeggiare, tutti insieme, le nostre amiche podiste ed, in particolar modo, proprio loro le magnifiche ed instancabili maratonete.

 

BUONA LA PRIMA PER LA PODISTICA SAN SALVO

Domenica scorsa c’è stato l’esordio della Podistica S. Salvo nel Circuito Corrilabruzzo con la conquista di un brillantissimo podio da parte dei ragazzi del Presidente Colamarino.

Infatti, a Chieti Scalo nella III edizione della Strateaterno, organizzata dai Runners Chieti, la Podistica S. Salvo,  grazie alle sfavillante   prestazioni  dei ragazzi ma soprattutto delle ragazze, ha conquistato il terzo posto nella speciale classifica a squadre.

In contemporanea, alcuni ragazzi sempre della Podistica S. Salvo (Antenucci, Del Casale e Generoso)  partecipavano alla Napoli Half Marathon, una delle poche competizioni podistiche  a carattere nazionale non cancellate dal calendario per via dell’emergenza corona virus.

Nella domenica precedente invece, grande l’impresa della “freccia rosa” della Podistica S. Salvo Rosalba Monachese che, nella Mezza Maratona di Barletta, con lo strepitoso tempo di 1h e 29’ è salita sul gradino più alto del podio della classifica femminile battendo tutte le ragazze presente nella gara pugliese.

A proposito di ragazze, anche Annalisa Fitti si è distinta nella Brunello Cossing di 45 km   classificatasi al 14° posto assoluto nella classica toscana, mentre nella Maratona e Mezza Maratona di Terni buone le prestazioni di Antenucci, Aquilino, Cucoro, Di Giacomo e Pace.

Intanto,  tutto è pronto per la “Gara in rosa” , gara podistica benefica, prevista per domenica 8 Marzo, festa della donna,  a San Salvo Marina, organizzata dalla Podistica S. Salvo, sulla distanza di 10.200 Km, gara podistica inserita nel circuito del Corrilabruzzo, nella quale parte del ricavato sarà donato  all’Associazione Dafne di S. Salvo.